Ultimamente il Consigliere comunale Massimiliano Robbiani ha rilanciato ancora una volta l’idea di diminuire il numero di membri del Consiglio Comunale di Mendrisio da 60 a 45. La motivazione sarebbe da ricercare nella presunta difficoltà a trovare un numero sufficiente di persone che si mettano a disposizione per la candidatura. Personalmente non ritengo che questo sia un motivo valido per prendere un tale provvedimento. Innanzi tutto sia PPD sia PLR hanno presentato una lista completa di 60 candidati, mentre la Sinistra ne ha presentati 42, dimostrando che di persone che si mettono a disposizione ce ne sono ancora molte. Il problema se mai ce l’hanno Lega, UDC e UDF che assieme hanno presentato 16 candidati, numero molto lontano in ogni caso dai 45 membri che vorrebbe Massimiliano Robbiani. Dunque scendere a 45 in questo senso non risolverebbe nulla. Un problema nel presentare liste con un numero di candidati così esiguo però c’è. Infatti attualmente dei 12 Consiglieri comunali del gruppo Lega e UDC due non sono stati eletti dai cittadini di Mendrisio, ma sono stati nominati dai loro partiti dato che non vi erano più subentranti disponibili. Questo non è di certo un bene per la democrazia, tuttavia non si può ricondurre la colpa al fatto che il legislativo sia composto da 60 membri.
Infine, oltre a non risolvere il problema di cui si lamenta Robbiani, la diminuzione del numero dei Consiglieri comunali sarebbe per contro dannosa, perché metterebbe seriamente a rischio la rappresentanza dei vari quartieri che compongono la città di Mendrisio nel legislativo. In un Consiglio Comunale a 45 ben difficilmente sarebbero presenti deputati di tutti i quartieri, considerando che già oggi, con un legislativo di 60 membri, uno dei dieci quartieri (Tremona) non vi è rappresentato.
Andrea Croci, consigliere comunale PPD & GG Mendrisio