Seguendo i vari dibattiti per le prossime elezioni comunali noto con un certo stupore che praticamente nessuno si schiera apertamente a favore della terza corsia autostradale tra il Mendrisiotto e Lugano. Al di là delle considerazioni di opportunismo elettorale, questa constatazione mi spinge a fare qualche riflessione in merito.
L’attuale infrastruttura autostradale risale alla fine degli anni ‘60, ovvero ad oltre mezzo secolo fa. Da allora la popolazione in Ticino è aumentata di più del 50%. A quel tempo poi, ogni nucleo famigliare aveva di regola al massimo un’automobile, mentre oggi praticamente ogni persona adulta ne possiede una. La crescita economia in questi anni infine – da intendere anche come posti di lavoro e gettito fiscale – ha comportato un aumento significativo del traffico. Ormai siamo ad un livello insostenibile in termini di disagi, inquinamento, problemi di sicurezza, incidenti frequenti e difficoltà di soccorso. Tutto questo ci fa capire che l’attuale infrastruttura autostradale è vetusta e necessita di essere modernizzata.
Le autorità cantonali e le commissioni regionali dei trasporti, riconoscendone la gravità, negli scorsi anni hanno fatto pressione a livello federale, riuscendo con successo ad ottenere l’anticipo della pianificazione della terza corsia di 10 anni rispetto a quanto previsto inizialmente (2030 invece che 2040) e sensibilizzando nel contempo sulle necessità paesaggistiche del territorio lacustre attraversato. Concretamente l’intervento prevede la messa in servizio della corsia di emergenza esistente, in modo da poterla utilizzare nelle ore di punta (dalle 6.00 alle 9.00 verso nord risp. dalle 16.00 alle 19.00 verso sud) come terza corsia dinamica. È poi previsto un importante investimento di CHF 600 mio. per realizzare la circonvallazione di Bissone, con evidenti benefici per questa località, ed altrettanti per dotare di corsia di emergenza le gallerie del San Salvatore e di Gentilino. Un progetto ragionevole e sensato.
Naturalmente, per alleviare i disagi del traffico non bisogna fermarsi all’uso dinamico della terza corsia. Parallelamente occorre incentivare il trasporto pubblico in termini di offerta e di prezzi, cosa che in parte si sta già facendo. Inoltre, va incentivata maggiormente la mobilità elettrica per limitare il problema dell’inquinamento. L’esempio virtuoso della Norvegia è lì da vedere, dove la mobilità elettrica è sovvenzionata a tal punto che la maggior parte delle nuove autovetture vendute oggi è elettrica. D’altronde, se l’asino al bastone preferisce la carota anche l’essere umano ai disincentivi preferisce gli incentivi.
L’utilizzo dinamico della terza corsia è in ogni modo un elemento essenziale per migliorare la situazione del traffico nel Mendrisiotto. Questo tergiversare politico a livello locale è pericoloso e rischia di ritorcersi contro, ritardandone inutilmente la sua realizzazione e non risolvendo nulla.
Marzio Zappa
Candidato per il PPD al CC di Mendrisio