Signor Sindaco,
Signore e Signori Municipali,
quando si sente parlare di tagli nella Scuola si percepisce un senso di disorientamento, incredulità e malcontento in gran parte della popolazione toccata dal fatto che i propri figli debbano rinunciare a qualcosa della loro educazione. Lo si è vissuto con questa pandemia: a cosa hanno rinunciato i bambini negli anni scolastici 2019-2020 e 2020-2021? Gite di studio, settimana bianca, pattinaggio, alcune attività di gruppo (come Carnevale e Natale) e le diverse collaborazioni tra classi.
Negli scorsi anni sono stati effettuati pure dei tagli per le sedi scolastiche periferiche che si sono viste annullare le attività di nuoto e pattinaggio.
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico 2021-2022, siamo venuti a conoscenza che gli alunni dell’istituto scolastico della Città di Mendrisio dovranno rinunciare all’educazione informatica in quanto è stato deciso di effettuare delle misure di risparmio nella scuola.
Veramente peccato e azzardato poiché visionando i nuovi piani di studio della scuola dell’obbligo ticinese si parla di tecnologie e media quale ambito di Formazione generale in cui gli alunni possono sviluppare delle competenze che utilizzano nelle varie discipline. Inoltre dall’esperienza vissuta durante il lockdown e dalle ricerche effettuate dal DECS è emerso che molti adulti non sono stati in grado di aiutare a livello informatico i propri figli.
Da diversi anni la Città ha investito nell’educazione informatica assumendo un docente qualificato per insegnare tale materia e acquistando il materiale necessario (carrello computer, aule attrezzate, lavagna interattiva, …). La Scuola di Mendrisio si è fatta dunque promotrice di una proposta educativa “al passo coi tempi” e questo grazie al prezioso sostegno del lodevole Municipio.
Dopo questo preambolo e avvalendomi delle possibilità concesse dalla LOC, chiedo al Municipio:
- questa misura di risparmio era proprio necessaria vista l’esperienza che stiamo vivendo a causa della pandemia (vedi utilizzo piattaforme durante lockdown e possibili quarantene di classe)?
- la scuola in questi due anni scolastici non ha risparmiato sulle gite di studio e le settimane verdi/bianche, sulla perdita di numero di sezioni? Se al contrario ci sono state grosse uscite finanziarie, in cosa consiste la spesa?
- è possibile rivedere tale decisione e strutturare in modo diverso, contenendo dunque i costi sull’educazione informatica, visto anche l’investimento fatto negli scorsi anni? Il Cantone partecipa ai costi?
- il Municipio non crede che essere promotore nell’istruire all’uso consapevole delle nuove tecnologie possa essere preso come esempio dagli altri istituti scolastici?
Con stima
Corinna Pons
Davina Fitas
Daniele Raffa
Maurizio Agustoni
Patrick Valtulini