Il PPD ha appoggiato il Messaggio Municipale 69/2018. Intervento in Consiglio Comunale del consigliere comunale Andrea Carri
Onorevole Signora Presidentessa,
Onorevoli Consiglieri Comunali,
Onorevoli Municipali,
il messaggio che andiamo a discutere, benché forse non perfetto in tutti i suoi elementi, permette finalmente di riqualificare piazza Baraini e quanto le sta intorno, quindi lo spazio pubblico, veicolare e pedonale , andando poi a definire lo “spazio mancante” della piazza sui mappali n. 53 e 148. Il perimetro della variante comprende pure il mappale su cui sorge l’autosilo pubblico.
Inutile ripercorrere il lungo iter del messaggio, ma basta ricordare che la variante è stata presentata in serata pubblica oltre 8 anni fa. Il credito per la riorganizzazione della piazza Baraini era stato votato dal consiglio comunale dell’allora Comune di Genestrerio addirittura nel 2006.
Con la variante viene corretto il tracciato stradale, inserendo un angolo di curvatura più stretto rispetto a quello attuale; il calibro stradale sarà inoltre ridotto al minimo consentito. Certo, il problema del traffico parassitario, incrementato negli ultimi anni, non potrà essere eliminato con questa soluzione, ma le misure di moderazione del traffico previste permetteranno probabilmente di limitarne gli effetti. Con l’approvazione cantonale sarà pure possibile in futuro inserire una zona a velocità 30 km/h. Questa moderazione del traffico sarà inserita in un concetto unitario di riqualifica urbanistica di tutta la piazza che viene attribuita a spazio prevalentemente pedonale.
Il Municipio, stimolato dalle osservazioni pervenute, ha pure approfondito l’eventualità di una circonvallazione di Genestrerio tramite 7 diversi scenari, che tuttavia non sono risultati fattibili, sia per i costi che sarebbero generati, sia per le importanti superfici coinvolte, site in particolare in zona edificabile e agricola.
Il piano di quartiere ha fatto discutere parecchio in commissione, anche perché il rendering di quanto realizzabile sui mappali 53 e 148 fa sorgere qualche dubbio soprattutto dal profilo estetico.
Pure il Dipartimento del Territorio aveva comunque accolto favorevolmente la finalità delle proposte municipali, con l’edificazione di un nuovo fronte unitario che va a coinvolgere i fondi interessati dal Piano particolareggiano 93 vigente (fondi 148, 51 e 52) e il fondo 53, su cui sorge l’edificio postale. La possibilità di edificare i mappali 148, 51 e 52 è però data già dal 1993 e con la revisione attuale è stato aggiunto il mappale 53 (ufficio postale). La modifica degli indici edificatori è confacente all’obiettivo di ricreare il fronte mancante della Piazza Baraini. Il Piano è stato peraltro elaborato da uno studio di architettura e propone un edificio a corte, con un concetto di asse prospettico verso la chiesa. La destinazione proposta è pubblico-commerciale al Piano terreno, destinata quindi a piccoli commerci, bar, ristoranti, mentre è di tipo residenziale-amministrativo ai piani superiori.
Ritengo che le norme del PQ pongano sufficienti condizioni particolari da osservare per l’edificazione sui fondi 53 e 148, per i quali vale l’obbligo di allestire un Piano di Quartiere. Le norme prevedono ad esempio la valutazione di criteri qualitativi per il piano di quartiere, valutandone il concetto urbanistico e la tipologia architettonica, che deve essere sostenuta e motivata da un preciso riferimento di carattere urbanistico. Evidentemente si confida nella sensibilità delle autorità preposte alla valutazione di questi criteri al momento della richiesta di rilascio di un’eventuale licenza edilizia.
Il Quartiere di Genestrerio sta aspettando da tanto tempo la sua piazza ed è per questo motivo, in linea con quanto ora proposto dal Municipio, che porto l’adesione del Partito popolare democratico e generazione giovani al messaggio 69/2018.