Onorevole Presidente del Consiglio Comunale,
Onorevole Sindaco,
Onorevoli Municipali,
Gentili Colleghe ed Egregi Colleghi di Consiglio Comunale,
Stimati rappresentanti della stampa,
Il credito quadro, istituto previsto dall’art. 164a della LOC, è in buona sostanza uno strumento decisionale che consente al Comune di affrontare e portare a termine, con più celerità, la realizzazione di una o più opere pubbliche che, per propria natura, presuppongono interventi articolati e susseguenti nel tempo. Rispetto ai crediti d’opera, ovvero a quei crediti che il Consiglio comunale stanzia per la realizzazione di una singola opera sulla base di progetti e preventivi definitivi, il credito quadro prevede di stabilire a priori sia l’ammontare massimo del credito quadro che l’organo competente a suddividere il credito quadro in singoli crediti d’impegno.
Questo strumento è stato introdotto dal legislatore cantonale proprio con riguardo ad opere pubbliche di vasta mole come per gli impianti di captazione e distribuzione dell’acqua potabile, quelli per lo smaltimento delle acque di scarico, impianti di produzione e distribuzione di energia, strade, impianti di illuminazioni ed altro.
Come ho avuto modo di sottolineare nel rapporto della Commissione della Gestione, la richiesta di credito quadro oggetto del Messaggio municipale 4/2016 fa seguito ad analoghe richieste presentate in passato e si inserisce in una strategia operativa consolidata da parte delle Aziende Industriali di Mendrisio. Strategia che ha permesso negli anni di procedere alla manutenzione e al rinnovo progressivo degli impianti per la captazione e la distribuzione dell’acqua potabile. Tutti gli interventi prospettati sono stati verificati e permetteranno di continuare nel costante lavoro di aggiornamento e sistemazione delle infrastrutture a disposizione, nonché ai puntuali ampliamenti indispensabili al fine di garantire un approvvigionamento sicuro delle economie domestiche e delle attività economiche presenti sul territorio comunale.
Nel rapporto commissionale ho avuto modo di approfondire quattro aspetti specifici che sono l’investimento di 1,8 milioni di CHF per il rifacimento del pozzo Prati Maggi a Rancate, la realizzazione del collegamento dell’acquedotto Monte Generoso con l’Alpe di Salorino (950’000.- CHF), la realizzazione di un nuovo serbatoio al servizio dei quartieri di Arzo e Besazio (1,2 milioni di CHF) con contestuale congiunzione delle reti di questi due quartieri e, infine gli investimenti legati al passaggio dal sistema disciplinato dal vecchio manuale AQUATI al nuovo sistema di controllo HACCP.
Merita di essere brevemente approfondito quest’ultimo punto, ritenuto che siamo in presenza di un vero e proprio cambio di paradigma in materia di controllo della qualità e prevenzione dei rischi in materia di approvvigionamento idrico. Dietro la sigla inglese HACCP, si cela un nuovo approccio che porta ad accresciute esigenze nel campo dell’analisi dei rischi e del controllo dei punti critici che coinvolgono tutte le fonti di captazione. In estrema sintesi, visto che l’acqua potabile è una derrata alimentare ai sensi della legislazione federale, rispetto al passato, il nuovo sistema impone di riesaminare la situazione di ogni singola fonte di captazione, non più limitandosi a verificare l’impianto come tale, ma allargando lo sguardo a tutto ciò che lo circonda e, potenzialmente potrebbe minacciarlo.
Recenti fatti di cronaca ci hanno ricordato che inquinamenti delle acque possono accadere e possono arrecare gravissimi disagi e pericoli per la popolazione. Il passato ci ha anche insegnato che le zone di protezione previste attorno alle fonti di captazione si sono rivelate, da sole, inadeguate a proteggerle efficacemente. Questo cambio di paradigma comporterà l’esigenza di procedere ad un’ulteriore verifica delle fonti di captazione presenti sul territorio comunale (con un importante investimento di tempo e denaro) che va comunque senz’altro salutato con favore, perché permetterà di accrescere il livello di sicurezza della nostra rete idrica.
In sede di conclusione mi permetto poi di richiamare l’attenzione sull’ammontare complessivo del credito quadro, che si avvicina ai 9 milioni di CHF. Importo indubbiamente estremamente elevato, che merita di essere debitamente sottolineato perché, se è vero che al giorno d’oggi poter disporre di acqua potabile in tutte le case è una cosa che appare ai più assolutamente scontata, non lo è affatto, visto che richiede importanti e costanti investimenti da parte del Comune. Sforzi assolutamente irrinunciabili che, ogni tanto, meriterebbero di essere debitamente sottolineati e pubblicizzati presso la cittadinanza tutta.
Rinviando per il resto dei dettagli ai documenti in vostro possesso, porto l’adesione del gruppo PPD e Generazione Giovani al MM 4/2016 formulando l’invito a tutti voi gentili Colleghe e egregi Colleghi a voler approvare la richiesta di credito nei termini indicati nel dispositivo di risoluzione proposto.
Gianluca Padlina
(Gruppo PPD – Generazione Giovani)